Torna sul palco dell'India lo spettacolo già apprezzato nella scorsa stagione. La giustizia come forma di evoluzione (o involuzione) al centro degli interrogativi dell'autrice
Chiudi gli occhi andrà in scena dal 5 Ottobre (ed in replica fino al 9) al Teatro India.
Il testo, scritto e diretto da Patrizia Zappa Mulas si presenta agli spettatori con differenti dilemmi sui quali riflettere.
Una storia drammatica quella di Ameneh Bahrami e Majid Mohavedi ha il punto di vista dell’Europa, un’Europa che si definisce civile e progressista e che viene invitata a confrontare il reale peso della sua coscienza e l’orrore della violenza. A Teheran una ragazza accecata dall’acido solforico si appella alla Shari’a e ottiene il diritto di accecare, a sua volta, il suo distruttore. Un delitto che ha la fortuna di tramutarsi in reato penale. Ma viene condannato con la tortura di Stato. Qui inizia l’interrogativo per il pubblico: è un passo avanti per la civiltà islamica o un ritorno alla barbarie? Come possiamo orientarci?.
I fantasmi di una cultura sessista, in una pena che diventa ingiusta forse. E di seguito amore, amicizia, valori che seguono l’impulso umano, comune e trait d'union per ogni razza e cultura.
Lo spettacolo è l’esito del laboratorio condotto da Patrizia Zappa Mulas per la Scuola di Teatro e Perfezionamento Professionale del Teatro di Roma.
Interpreti: Paride Cicirello, Vincenzo D’Amato, Alice Spisa, Jacopo Uccella. Le scene sono di Francesco Zito ed icostumi di Virginia Gentili.
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